Ricette per una Pasqua vegetariana

Festeggiare senza uccidere agnelli e capretti si può. Grazie ad alcune ricette vegetariane facili e gustose possiamo passare una Pasqua più buona

Pasqua ricette vegetariane

Essere vegetariani, o vegani non è una moda passeggera per chi ci crede veramente. Molte volte i vip si dichiarano tali per un breve periodo, seguendo una moda. Ma i veri vegetariani seguono una filosofia di vita, che va oltre l’alimentazione. Le feste spesso diventano un vero è proprio momento di mattanza per gli animali. La Pasqua, con le ricette a base di agnello e capretto è sicuramente una delle ricorrenze in cui gli animali soffrono di più. Grazie ad alcuni prodotti derivati dalla natura, però è possibile risparmiare la vita di questi poveri cuccioli.

Ma chi sono i vegetariani? E i vegani? E i crudisti? Vediamo i punti principali delle varie diete. I vegetariani eliminano dall’alimentazione ogni tipo di carne animale, compresi i pesci e i crostacei, ma si continuano a mangiare i sottoprodotti animali, quali latte, uova, formaggio e miele. Molto spesso questa scelta non violenta di vita viene fatta dai cosiddetti animalisti contrari all’uccisione degli animali.

I vegani, o vegetaliani, rinunciano a tutti i prodotti di origine animale (uova, latte, miele e formaggio), nella convinzione che il corpo umano sia adatto ad assumere e digerire prodotti vegetali e che sia l’unico modo per scongiurare forti danni. Il termine deriva appunto dal latino Vegetalis, ossia “appartenente al regno vegetale. I crudisti scelgono come condizione necessaria l’assunzione di cibi crudi, soprattutto per motivi salutisti.

Le radici della filosofia vegetariana, perché di filosofia si deve parlare, si perdono nella notte dei tempi e attraversano in qualche modo le varie epoche storiche. C’è ne è traccia nei Veda indiani, si ritrovano nell’antico Egitto, nell’antica Grecia, ne parlano i primi concili cristiani, se ne parla durante il Medioevo e nel periodo dell’Umanesimo, se ne parla infine anche nell’Illuminismo, fino ad arrivare ai nostri giorni e alla forma di vegetarianesimo attualmente nota. 

Ma perché si intraprende una dieta vegetariana? Le motivazioni possono essere tante; prescindendo da quelle legate all’osservanza di particolari riti o dogmi religiosi, le più comuni si dividono in: etiche, salutiste, ecologiche e economiche.
Va ricordato che le diete fai da te non sono mai la scelta migliore, nel caso di una dieta vegetariana occorrerà integrare la carenza della vitamina B12, ed è sempre meglio affidarsi ad uno specialista.

Ma per Pasqua tutti possono rinunciare a mangiare agnello, almeno per un giorno non si sarà complici di una strage. Le ricette sono davvero tante e potrebbero stupirvi.

Pasqua menù vegetariano

(Dosi per 4 persone)

Champignon ripieni

  • 16 champignon medi
  • il succo di 1 limone
  • 2 cucchiaini di panna di soia
  • 2 cucchiaini di olio di oliva (preferibilmente aromatizzato al tartufo)
  • sale
  • pepe

Pulire bene i funghi, staccare i gambi, e metterli a bagno in acqua e limone per 10 minuti. Scolarli, asciugarli e farli colorire in pochissimo olio per 5 minuti su fiamma viva. Scolarli e farli asciugare su carta assorbente. Tritare i gambi, mescolarli alla panna, condire con sale, pepe e l’olio al tartufo. Farcire le teste usando una siringa, servire tiepide o fredde.

Tagliatelle alla crema di carciofi

  • 300 g di tagliatelle vegan
  • 2 carciofi (varietà mammola)
  • 1 limone
  • 2 cucchiai di panna di soia
  • un paio di manciata di pinoli sgusciati
  • sale
  • pepe

Togliere le foglie esterne al carciofo e tagliare la parte superiore. Mettere a bagno i carciofi in acqua e limone per 30 minuti.
Scolarli, sciacquarli e lessarli finché sono teneri. Tritare o frullare finemente i cuori di carciofo con la panna, un pizzico di sale, una spolverata di pepe, e la metà dei pinoli. Cuocere le tagliatelle e condirle con la salsa; guarnire con i restanti pinoli.

Vichyssoise

  • 1 grosso porro oppure 2 piccoli (solo la parte bianca, tritata finemente)
  • 2 patate grandi tagliate a dadini
  • 1 grossa cipolla tritata
  • 2 cucchiai d’olio
  • 1 litro di brodo vegetale
  • salvia essiccata in polvere
  • 8 cucchiai di panna acida
  • sale
  • pepe
  • aglio in polvere

Soffriggere per 3 minuti il porro, le patate e la cipolla. Aggiungere il brodo, portare a bollore e cuocere a calore moderato finché la patata sarà morbida (circa 20 minuti). Lasciar raffreddare, passare al frullatore o al passaverdure e condire con sale, pepe, salvia e aglio in polvere. Aggiungere la panna acida e mescolare delicatamente; servire fredda. Volendo potete utilizzare anche la panna di soia normale: il gusto sarà ovviamente diverso ma il risultato ugualmente gradevole.

Panna acida
Dopo averlo leggermente salato, versare un barattolino di yogurt di soia al naturale (preferibilmente autoprodotto, o comunque privo di addensanti, altrimenti il siero non si separa) in un colino ricoperto di garza o in un sacchetto di stoffa; lasciarlo a sgocciolare in frigorifero (all’interno di un recipiente) per circa 4 ore: avrete a disposizione una crema acidula, da montare se volete con olio d’oliva per renderla più omogenea.

Pere ubriache

  • 4 pere dolci e mature
  • 2 limoni
  • 4 cucchiai di ricotta di soia
  • 2 cucchiai di malto dolce (l’ideale è quello di frumento)
  • 1/2 cucchiaino scarso di noce moscata
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 bicchieri di vino rosso,
  • 1 pizzico abbondante di cannella

Sbucciare le pere, tagliarle a metà, togliere i semi e svuotare l’interno; cospargere con succo di limone perché non anneriscano. Tritare la polpa delle pere e mescolarla con la ricotta, il malto, la noce moscata e poca scorza di limone grattugiata. Tenere in frigorifero fino al momento di servire.
Nel frattempo, mescolare a fuoco moderato vino, zucchero e cannella fino a ottenere uno sciroppo denso, da versare sulle pere ben fredde al momento di servire. 

Ricotta di soia

La ricotta di soia si ottiene cagliando del normale latte di soia con succo di limone e raccogliendo i fiocchi che si separano dal siero.

Colomba

Ingredienti per l’impasto:

  • 600 gr di farina manitoba
  • 25 gr di lievito di birra
  • 250 gr di margarina vegetale
  • 2 cucchiai di maizena
  • 150 gr di zucchero di canna
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 pizzico di sale
  • 100 ml di latte di soia tiepido
  • 1 fialetta di aroma al limone (facoltativa)
  • 1 bustina di vanillina
  • 100 gr di canditi o uvetta, oppure 150 gr di gocce di cioccolata

Per la glassa:

  • 1 manciata abbondante di mandorle spellate e nocciole
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 2-3 cucchiai di malto di orzo o di sciroppo di acero
  • Per la decorazione:
  • granella di zucchero e mandorle

Preparazione:

Impastate 60 gr di farina con il lievito sciolto in un dito di acqua tiepida, fate un panetto e mettetelo a lievitare coperto in una ciotola. Quando avrà raddoppiato di volume, toglietelo dalla ciotola e metteteci dentro 540 gr di farina, 100 gr di margarina a pezzetti e a temperatura ambiente, lo zucchero, la scorza del limone grattugiata, il sale, il latte, il panetto lievitato, la vanillina e impastate il tutto per almeno 10 min., energicamente, aprendo la pasta con le mani, stropicciandola, fino a formare una palla liscia che non si attacca alle mani. Rimettetela nel contenitore e lasciatela lievitare tutta la notte. Al mattino togliete la margarina dal frigo (150 gr) lasciatela a temperatura ambiente e unitela all’impasto a pezzetti, unite anche i canditi o quello che preferite e lavorate la pasta ancora per un po’.

Distribuite la pasta in uno stampo per colomba, io ho usato quelli di carta, dividendo l’impasto in tre parti, uno per il corpo e due per le ali, lasciate lievitare di nuovo. Preparate la glassa: tritate una manciata abbondante di mandorle spellate e nocciole nel mixer con lo zucchero e un goccio di acqua, 2/3 cucchiai di malto di orzo o sciroppo di acero. Distribuite la glassa sulla colomba, decorate con granella di zucchero e mandorle. Infornare a 190°C per 1 ora. Se la glassa tende a scurirsi troppo coprite con un foglio di alluminio.

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