Andare al mare con il ciclo: si può?

Tutte quante odiamo il ciclo in estate perchè ci impedisce di andare al mare serene... ecco però qualche consiglio per viversi comunque 'quei giorni' in tranquillità!

Si può andare al mare con il ciclo?

Le valigie sono pronte, il bikini nuovo aspetta solo di essere indossato ma proprio mentre vi state accingendo a scegliere la crema solare migliore per un’abbronzatura perfetta arrivano… loro, le odiate e temutissime mestruazioni. Cosa fare se il ciclo arriva proprio al mare?

Innanzitutto: no alle tragedie. Sicuramente avere il ciclo in estate non è la situazione idilliaca: bisogna trovare una spiaggia dotata di bagno per il cambio assorbente, giostrarsi con eventuali crampi e pancia gonfia e fare in modo di evitare “fuoriuscite” ma non si tratta di un dramma come molte ragazze credono e i modi per godersi comunque il mare esistono. Basta essere preparate.

Stare al mare con il ciclo fa male?

Innanzitutto sfatiamo qualche falso mito: acqua e sole con creano alcun danno al ciclo mestruale e potete serenamente dedicarvi all’abbronzatura e fare il bagno. Al massimo l’acqua fredda può diminuire per un po’ il flusso, ma bastano pochi minuti perché la situazioni ritorni normale. Certo, i vari malesseri che ci possono colpire durante il ciclo sono soggettivi e sta a noi saperli gestire anche sotto il sole. Se ad esempio – come capita a molte – il ciclo vi dà spossatezza e abbassamenti di pressione, fate attenzione a non affaticarvi troppo ed evitate l’esposizione indiscriminata al sole nelle ore più calde (che andrebbe comunque evitata).

Si può far ritardare, anticipare o far saltare il ciclo?

Certo, nessuno può negare che avere le mestruazioni proprio durante i giorni in cui si è in vacanza è un gran fastidio. Si tratta di quei casi in cui la sfiga ci vede benissimo (come si suol dire). Per questo, quando un veloce controllo al calendario ci rivela drammaticamente che il ciclo quasi di sicuro farà la sua comparsa proprio nei giorni di vacanza, la prima tentazione è quella di cercare un metodo – più o meno ortodosso – per sottrarsi al relativo calvario.

Cominciamo subito col dirvi che i “rimedi della nonna” in questo caso sono pure leggende, e si tratta spesso di metodi del tutto inaffidabili se non dannosi. Il nostro consiglio è di lasciar stare il passaparola con le amiche e consultare piuttosto il medico. In generale comunque, meglio arrendersi all’idea di dover sopportare il ciclo nei giorni di vacanza, e piuttosto organizzarsi per rendere la situazione il meno problematica possibile.

Andare al mare con l’assorbente esterno

Avete problemi nell’utilizzare gli assorbenti interni? Ebbene, non c’è altra soluzione che andare in spiaggia utilizzando l’odiato assorbente esterno. Ovviamente nessuno lo vieta, ma i disagi possono essere diversi: dalla sensazione di “appiccicoso”, alla necessità di dover camuffare la presenza dell’assorbente con degli shorts o una gonna (dettaglio che denuncia a tutta la spiaggia la vostra “condizione”), alla pressochè totale impossibilità di fare il bagno (buttarsi in acqua con il ciclo non è esattamente il top). Insomma, non vi mentiremo: andare in spiaggia con l’assorbente esterno è un’esperienza decisamente frustrante, che spesso può rovinare il piacere di una giornata al mare. Un buon motivo per imparare a usare gli assorbenti interni.

Andare al mare con l’assorbente interno

C’è poco da fare: l’uso dell’assorbente interno è spesso la scelta più gettonata quando si deve andare al mare o in piscina con le mestruazioni. Anche le più riluttanti a utilizzarli spesso si convincono per gli indubbi vantaggi che il tampone presenta.

Tanto per cominciare si può indossare tranquillamente il costume senza doversi camuffare ulteriormente. L’unico accorgimento, se proprio siete in ansia per eventuali macchie, è scegliere di indossare un costume di colore scuro. Ovviamente anche per la situazione spiaggia valgono le regole di sempre: scegliere il giusto grado di assorbenza del tampone, a seconda del flusso, e ovviamente fare attenzione a cambiarlo in maniera regolare. Di solito un tampone normale va cambiato almeno ogni quattro ore, o ogni sei ore nei giorni di flusso più leggero.

Questo vuol dire che comunque le spiagge selvagge e lontane dalla “civiltà” andrebbero evitate: è sempre bene avere a disposizione  un bagno. Ovviamente è consigliabile dotarsi di abbastanza tamponi di riserva e di salviettine intime per rimediare a evenutali “disastri”. Un ultimo accorgimento: lavatevi le mani prima di maneggiare i tamponi, perchè il fatto di essere in spiaggia non deve far venir meno le consuete regole di igiene. Se nel bagno pubblico in cui vi trovate questo non è possibile, potete rimediare con l’uso di salviettine igienizzanti e risciacquando le mani con l’acqua di una bottiglietta.

Si può fare il bagno con l’assorbente interno?

Ma veniamo a una delle domande più gettonate. Usare il tampone ci permette di andare in spiaggia senza dover camuffare le “parti basse”, ma come la mettiamo con il bagno in mare? Succede qualcosa? Ad esempio potrebbero esserci delle perdite nonostante la presenza dell’assorbente interno?

In linea di massima il tampone è assolutamente adatto a fare il bagno in mare, ed è davvero raro che possano esserci perdite, quindi nuotate tranquille. Un solo accorgimento: dopo il bagno il tampone potrebbe essere semi-imbevuto di acqua. Per questo l’ideale è cambiare l’assorbente dopo ogni bagno, specie se questo è stato prolungato.

Andare al mare con il ciclo usando la coppetta

Pochi argomenti sono capaci di dividere come la coppetta mestruale. Chi la usa in modo abituale la definisce rivoluzionaria e irrinunciabile, mentre chi ancora non l’ha provata o è alle prime armi spesso è preda di una specie di terrore verso questo oggetto che potrebbe sembrare così insolito.

Per chi non lo sapesse si tratta di una coppetta in morbido silicone da inserire nella vagina e che funge da “raccoglitore” del flusso. Le ragazze che la usano assicurano che si tratta di una pratica molto meno barbarica di quanto sembra e che la coppetta non viene assolutamente sentita anzi, sembra proprio di non avere il ciclo!

Oltretutto la coppetta presenta vari vantaggi anche rispetto agli assorbenti interni: la si può svuotare a intervalli più lunghi rispetto a quelli di cambio del tampone, ci si può fare il bagno tranquillamente, e risulta anche meno “aggressiva” verso le nostre parti intime.

Al mare con il ciclo: cosa portare con sè

Insomma, vi abbiamo dato tutte le dritte per affrontare nel modo più sereno una giornata di mare durante le mestruazioni, chiudiamo la nostra guida con una pratica lista di cose che è utile portare con sè nella borsa del mare per far fronte a qualsiasi inconveniente legato al ciclo.

  • Assorbenti di ricambio: sia interni che esterni, ovviamente è sempre meglio abbondare.
  • Costume di ricambio, in caso di macchie.
  • Mutandine di ricambio: potete cambiarvi a fine giornata per il viaggio di ritorno se la cosa vi fa sentire più a vostro agio.
  • Fazzolettini: servono SEMPRE.
  • Salviettine intime umidificate, utili da utilizzare anche se non vi macchiate per mantenere l’igiene delle parti intime. Potete utilizzarle anche per pulirvi le mani.
  • Una bustina di plastica: nel caso che – e purtoppo è molto frequente – nel bagno pubblico che avrete a disposizione non ci sia un cestino della spazzatura.
  • Bottiglietta d’acqua: non solo per bere spesso, ma anche perchè potrbbe capitare di non avere a disposizione un lavandino degno di questo nome.

Andare al mare con il ciclo: video

Ricapitoliamo in sintesi tutti i consigli fondamentali per vivere bene i giorni di mestruazioni da passare in vacanza in piscina o al mare. Trovate tutte le dritte fondamentali in questo video:

 

 

 

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